La scienza sta facendo passi da gigante in molti dei suoi ambiti, con le strutture che difficilmente riescono a tenere il passo delle innovazioni tecnologiche che vengono brevettate quotidianamente. Uno dei settori più in crescita è quello relativo alla stampa 3D: una tecnica non recentissima, ma che solo ultimamente sta essendo applicata con successo anche nel campo biomedico, dalla creazione di modelli e guide per interventi chirurgici, fino alla realizzazione di ortesi e soluzioni per le riabilitazioni personalizzate sul paziente. In Italia è in aumento la progettazione di sale operatorie per Chirurgia Ortopedica che guarda all’innovazione tecnologica in campo medico.
Una delle strutture ospedaliere più attente alle nuove tecnologie è la Clinica Mediterranea di Napoli, che funge anche da Centro Diagnostico. La Clinica Mediterranea è accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e svolge attività di alta specializzazione, tra le quali cardiologia, cardiochirurgia, ginecologia, chirurgia generale e chirurgia ortopedica. E’ in quest’ultima unità operativa che lavora l’equipe di ortopedia protesica dell’anca e del ginocchio, composta dal direttore Dottor Giuseppe Santoro e dai Dottori Francesco Aquino, Massimiliano Amato, Roberto De Filippis e Raffaele Verrazzo. Nel trattamento di una paziente di 56 anni, le cui protesi all’anca per la ricostruzione dell’emibacino e del femore hanno dato esiti di fallimento, l’equipe del Dottor Santoro si è rivolta a Medere, start-up di ingegneri biomedici, e ai tecnici di 3DItaly, per la ricostruzione anatomica digitale e la stampa in 3D del modello ottenuto.
Le immagini acquisite a livello digitale con la tecnica della tomografia computerizzata sono state elaborate per generare un file .stl e ricostruire di conseguenza l’anatomia ossea della paziente 56enne, con accuratezza millimetrica. Per la successiva stampa dei modelli in 3D per la pianificazione tridimensionale dell’intervento, l’equipe ortopedica del Dottor Santoro ha fatto uso delle stampanti Formlabs Form 3L a resina stereolitografica. Questo tipo di stampanti unisce la facilità di utilizzo e le esigenze di manutenzione ridotte all’essenziale con un’elevatissima accuratezza, la perfezione nella finitura superficiale e la rapidità d’esecuzione: parliamo di soli tre giorni per l’intero processo, dall’acquisizione ed elaborazione delle immagini con la tomografia computerizzata fino alla stampa in 3D. A cosa è servito tutto questo processo? Grazie alle tecnologie sviluppate da Medere e concretizzate dai tecnici di 3DItaly, l’equipe ortopedica ha potuto effettuare una simulazione pre-operatoria in scala 1:1 dell’intervento da eseguire, pianificando tutte le fasi chirurgiche, scegliendo lo strumentario e l’impianto protesico più adatto a ciascuna evenienza. Il tutto per velocizzare i tempi di esecuzione e, soprattutto, limitare gli imprevisti in sala operatoria che potrebbero inficiare con la buona riuscita dell’intervento.
Ecco la dichiarazione alla stampa di uno dei membri dell’equipe, il Dott. Massimiliano Amato: “Ci auguriamo nel futuro prossimo di poter usufruire più spesso di tale procedura di ricostruzione 3D, di sviluppare insieme ai team di ingegneri e designer dedicati nuove tecnologie e nuovi materiali, al fine di migliorare l’accuratezza degli interventi chirurgici e fornire sempre le cure più adeguate ai nostri pazienti”.
La parola passa adesso a Marco Zappia, Channel Sales Manager Italy per Formlabs, che ha fornito la tecnologia di stampa 3D: “Negli ultimi anni, la medicina sta integrando sempre di più le nuove tecnologie per migliorare la qualità delle cure: in Formlabs crediamo che la stampa 3D possa essere di grande aiuto per raggiungere questo obiettivo. Per questo, il nostro team è costantemente al lavoro per sviluppare nuovi materiali biocompatibili e fornire a equipe come quella del Dott. Santoro nuovi strumenti per facilitare la riuscita dei loro interventi”.
Carlo Mariella, Project Manager per 3DItaly: “Da circa dieci anni cerchiamo di trovare soluzioni valide per grandi aziende, PMI, start-up e liberi professionisti. Quotidianamente sviluppiamo progetti utilizzando gli strumenti della fabbricazione digitale e le stampanti 3D Formlabs ci permettono sempre di raggiungere ottimi risultati. L’affidabilità del processo di produzione e le alte performance di stampa garantiscono lo sviluppo di progetti in tempi rapidi, aspetto fondamentale nelle applicazioni medicali. Perché ottimizzare i tempi, e quindi i costi, è diventato ormai fondamentale anche nel settore medicale”.
La chiosa è di Daniele Bianchi, CTO di Medere: “Fornire soluzioni e innovazioni per la salute è da sempre il motore che ci spinge in tutte le nostre attività. Fin dalla nascita di Medere nel 2018, cerchiamo di applicare le discipline dell’ingegneria alla medicina per aiutare i pazienti e migliorare la qualità della lor vita. In questa collaborazione abbiamo raggiunto questi obiettivi grazie a tutti i partecipanti e siamo molto contenti di aver contribuito mettendo a disposizione del personale sanitario le nostre conoscenze sulle tecniche digitali di ricostruzione 3D a partire da immagini diagnostiche”.