Un tema molto sentito dagli italiani è, senza alcun dubbio, quello del risparmio. E un dato, in tal senso, lo testimonia meglio di qualunque altro: gli italiani, a livello europeo, sono il popolo con il risparmio privato più elevato. Un fattore che consente alla nostra nazione di essere ritenuta solvibile a livello internazionale, nonostante l’abnorme peso del debito pubblico, il secondo più elevato del Vecchio Continente, dopo quello greco, nel rapporto deficit/PIL.
Risparmiare, un tempo, si divide essenzialmente in due opzioni: la finanza o il mattone. Quest’ultimo, però, ha perso appeal negli ultimi anni, complice l’elevata tassazione sulle case non adibite ad abitazione principale, la forte discesa dei prezzi nel settore immobiliare e, non da ultimo, la significativa crescita del cosiddetto “rischio locativo”, come testimonia il cospicuo aumento di inquilini che non riescono a far fronte al pagamento dell’affitto per sopraggiunte difficoltà economiche.
Costi ridotti e accessibilità
Va da sé, di conseguenza, che il mondo finanziario sia diventato il porto nel quale sbarcare per poter allocare i propri risparmi, talvolta faticosamente accantonati con anni di duri sacrifici. L’evoluzione tecnologica avvenuta negli ultimi vent’anni, ha reso la grande rete telematica fruibile in tutto il mondo ed ha inciso profondamente anche nel mondo finanziario, rendendolo disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Un fenomeno chiamato trading online, terminologia anglosassone divenuta, però, particolarmente familiare ai cittadini italiani, al punto dall’essere diventata, non casualmente, la modalità prediletta in ambito finanziario. Per trading online, si intende la possibilità di effettuare operazioni di compravendita nei mercati finanziari sfruttando la grande rete telematica, senza dover ricorrere allo sportello bancario.
E i vantaggi rispetto a quest’ultimo sono davvero notevoli. Basti pensare, ad esempio, al lato economico. Operare finanziariamente mediante una filiale bancaria, implica dei costi decisamente superiori: nel caso si volesse effettuare un’operazione nel mercato azionario, la commissione applicata oscilla tra lo 0,60% e l’1,10%. Un autentico salasso che si può evitare, invece, tramite una piattaforma di trading.
Una transazione finanziaria effettuata su questi portali, infatti, ha un costo medio inferiore allo 0,10%, che in alcuni particolari casi può essere del tutto azzerato: tra offerte promozionali temporali e altre indirizzate ai nuovi utenti, non capita di rado di poter operare nei mercati finanziari, di qualsiasi genere, senza dover sopportare alcun costo di intermediazione.
Col trading online, gli italiani migliorano la loro cultura finanziaria
Ridurre il successo del trading online al solo aspetto economico, pur essendo certamente quello di maggior appeal, non rispecchia appieno la portata del fenomeno. Il trading online, infatti, ha avuto il grande pregio di migliorare, sensibilmente, uno storico tallone d’Achille dei cittadini italiani: la cultura finanziaria.
Grazie ad Internet, mediante le più importanti piattaforme di trading come quelle recensite su toptrading.org, è possibile accedere a guide specifiche, diversificate per asset finanziario e profilo finanziario di ogni singolo investitore, e ampliare sensibilmente le proprie conoscenze al fine di effettuare operazioni finanziarie in maniera più consapevole, maggiormente corrispondente agli obiettivi di rendimento attesi in base a due fattori: il grado di rischio che si è disposti a sopportare e l’orizzonte temporale entro il quale realizzarli.
Le piattaforme finanziarie, inoltre, hanno consentito agli italiani di poter far proprio un concetto cardine dell’educazione finanziaria: la diversificazione. Investire in un numero plurimo di strumenti finanziari consente di mitigare significativamente il rischio di subire perdite di forte entità. Ed il trading online, in tal senso, è quanto di meglio ci possa essere a disposizione degli investitori.
Grazie alle piattaforme finanziarie online, infatti, è possibile allocare i propri risparmi non solo nei comparti azionari e obbligazionari, già noti ai risparmiatori in quanto reperibili tramite lo sportello bancario, ma anche in asset divenuti estremamente noti ed attrattivi negli ultimi anni, come Criptovalute, Forex, ETF e CFD, solo per citare i più apprezzati dai trader.