Acquistare un’idropulitrice: alcune linee guida utili in fase di scelta

Spesso e volentieri capita di accorgersi che il proprio spazio esterno, soprattutto in ambito aziendale, è poco pulito e curato. Ecco spiegato il motivo per cui è necessario dotarsi dei macchinari e degli attrezzi più adatti, come ad esempio l’idropulitrice.

È abbastanza facile intuire come in commercio ci siano decine e decine di modelli e, di conseguenza, scegliere quello giusto non è proprio un gioco da ragazzi. L’importante è puntare solo su prodotti di qualità, esattamente come quelli che si possono trovare sul sito puliveneta.com. D’altro canto, il suggerimento da seguire è quello di optare sempre per l’acquisto di un modello che rispecchia in tutto e per tutto le proprie esigenze, tenendo a mente anche dei fattori ben precisi. Il primo passo è sempre quello di capire quale sarà l’uso che si dovrà fare dell’idropulitrice. In poche parole, dovreste rispondere alla domanda: per cosa si sta acquistando un’idropulitrice?

Quali sono i parametri a cui prestare attenzione

Dopo aver compreso e definito l’impiego che si vuole fare dell’idropulitrice, è fondamentale tenere in considerazione quelli che sono gli aspetti che maggiormente fanno la differenza in fase di scelta. In questo modo, si può andare alla ricerca del modello che riesce a soddisfare nel migliore dei modi le proprie esigenze e preferenze.

Tra questi fattori da valutare a fondo troviamo certamente la capacità di lavorare con l’acqua calda oppure con l’acqua fredda, ma anche la pressione, la potenza e la portata, senza dimenticare il tipo di alimentazione. Infatti, sul mercato ci sono sostanzialmente due tipologie di idropulitrici, ovvero quelle che sono dotate di un motore a scoppio oppure di un motore elettrico.

Tra i vari aspetti da analizzare a fondo troviamo senza dubbio la trasportabilità e la praticità, senza dimenticare la possibilità di aggiungere degli accessori che possono garantire l’opportunità di svolgere ulteriori funzionalità.

Focus su pressione, portata e potenza

Come si può facilmente intuire, le prestazioni di un simile macchinario sono strettamente legate all’efficacia pulente che riesce a garantire. L’efficacia pulente non è altro che un mix tra due fattori ben precisi, ovvero la portata e la pressione.

Quando si parla di portata si fa riferimento a quel quantitativo d’acqua che l’idropulitrice riesce ad erogare in un lasso di tempo ben preciso. Più alto è tale valore e più contenuti saranno i tempi di lavaggio inevitabilmente, potendo usare tale macchinario anche per svolgere altre operazioni. I modelli domestici, che vengono usati non molto di frequente, di solito hanno una portata che si aggira intorno ai 350 l/h. i modelli di stampo più professionale, invece, che vengono usati spesso e volentieri su superfici di dimensioni imponente, ecco che hanno bisogno di una portata maggiore, che può toccare anche i 500 l/h.

La pressione viene espressa invece in bar e si può considerare come la potenza con cui l’acqua fuoriesce dal macchinario. Come si può facilmente intuire, più alta è la pressione e maggiore sarà anche la forza pulente che contraddistingue l’idropulitrice. Con una pressione notevole, ecco che tale prodotto riuscirà a pulire con maggiore precisione anche in profondità. Le idropulitrici adibite ad uso domestico si caratterizzano per avere, di solito, una pressione massima che si aggira tra 100 e 120 bar. Tutti quei modelli professionali, invece, riescono a toccare anche i 500 bar.  

Come si può facilmente intuire, nel momento in cui bisogna comprare un’idropulitrice di buona qualità, è fondamentale andare alla ricerca di un modello che sia dotato di un giusto mix tra la portata e la pressione. Un macchinario che può contare su un alto livello di pressione, ma con una portata decisamente ridotta all’osso, sarebbe in tutto e per tutto poco efficace dal punto di vista pratico.

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